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Shiver in Russia

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    #31
    In Russia con la ?Piccoletta?

    Venerd? 20/08/2010
    Giornata N. 14 Tallin

    Giornata di riposo dedicata alla scoperta di Tallin, rallegrati da una bellissima giornata di sole. Iniziamo con una rilassante passeggiata: attraversiamo un parco che ci porta sul lungomare e da li proseguiamo lungo la costa sino a raggiungere il centro citt?. Ognuno si dedica alle sue passioni e il gruppo si perde e si ritrova ripetutamente nel girovagare tra le viuzze del centro fino ad arrivare alla veduta panoramica della fortezza. Per il pranzo riusciamo a trovare un ristorante italiano gestito da un ragazzo romano simpaticissimo. Ci racconta la sua storia, di come sia finito a gestire un ristorante a Tallin e delle abitudini alimentari Estoni. Da non scordare anche il giro turistico in bus della citt?. Non ricordo quanto sia costato, ma considerando che la maggior parte dei partecipanti ha sonnecchiato, comunque ? costato troppo. Torniamo in Hotel nel tardo pomeriggio sempre a piedi, l'appuntamento ? alle 20.00 per la cena medioevale. Quasi tutto il gruppo decide di ritornare in centro in autobus, mentre io mi aggrego ai temerari che decidono di andarci ancora a piedi. Giungiamo al ristorante con qualche minuto di ritardo e questo genera qualche malumore. Cena sicuramente particolare, dovrebbe essere in stile medioevale, ma visto che non si vedeva un accidente poteva pure essere postmoderno. A conti fatti non si ? mangiato male, semplicemente non abbiamo capito cosa si stava mangiando. Michele ? stato nominato ?Maestro della Tavola? e soprattutto ? stato festeggiato per i suoi 46 anni. Al termine della cena ci si disperde nuovamente, qualcuno rientra direttamente in albergo, qualcuno si rifugia in qualche locale e altri vanno alla scoperta del lato oscuro di Tallin. La citt? pu? vantare un discreto numero di locali a luci rosse e centri massaggi particolari. Ormai si ? costruita una discreta fama per le sue notti trasgressive e la gente arriva da tutta Europa per parteciparvi. Per concludere degnamente questa giornata decidiamo di tornare in albergo, tanto per cambiare a piedi. In base ad una stima approssimativa abbiamo percorso circa 25 chilometri a piedi nel corso della giornata, conviene riprendere a viaggiare in moto, sicuramente ci si stanca meno.
    Problemi? Direi di no.
    Centro di Tallin

    Panorama dalla piazzetta

    Cena medioevale

    Discussioni post cena

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      #32
      In Russia con la ?Piccoletta?

      Sabato 21/08/2010
      Tappa N. 15 Tallin - Riga Km. 309 Litri 14,50 Rifornimenti n.2

      Oggi tappa leggera verso Riga, quindi la partenza ? ad un orario pi? che discreto. Questa mattina con noi non partono i ?fratelli Karamazov?. Il loro distacco dal gruppo era gi? previsto, ma originariamente solo per scelte diverse di percorso. Nel corso del viaggio si sono aggiunti una serie di guai meccanici. Prima la Transalp classe 1988 che per problemi elettrici ? stata costretta a viaggiare quasi sempre sul furgone, poi si ? aggiunto il BMW GS a cui si ? piegato il cerchio anteriore e distaccato il bauletto nel centrare la famosa buca sulla strada verso San Pietroburgo. Sempre la stessa GS ha rotto il supporto della borsa laterale destra nella carambola innescata dal tamponamento della Shiver. Il nuovo schieramento del gruppo ora ? costituito da 15 moto e 23 persone.
      La partenza avviene sotto un tiepido sole, subito mi accorgo che il manubrio ? stato regolato troppo basso, ma al primo rifornimento il team risolve prontamente il problema. Il gruppo si muove in relax, suddiviso in piccoli sotto-gruppi scaglionati. Lungo il percorso troviamo di tutto, dai laser che cercano di immortalarci, al poliziotto in moto appostato nella boscaglia, fino all'esemplare di Alce maschio purtroppo deceduto sul ciglio della strada.
      Da met? tragitto in poi ci fa compagnia anche la pioggia che diventer? una costante per le restanti tappe. E' a questo punto che scopro la nuova permeabilit? dei miei stivali, evidentemente danneggiatisi durante la guida con il moncherino della leva del cambio. Non so se mi spiego. La situazione era la seguente: pioggia, freddo, umido nella parte inguinale e ora anche al piede sinistro.
      Preso dallo sconforto mi rivolgo abbastanza stizzito alla piccoletta (? il nome ufficiale dato alla Shiver in questo viaggio) dicendole pi? o menoPossibile che i problemi li ho solo io? Tu hai un bullone al posto della leva del cambio, una freccia senza vetro tenuta insieme con del nastro adesivo, il radiatore fissato con delle rondelle e il manubrio piegato e non dai cenni di cedimento?.?. Solo in seguito ho capito che era un merito per lei e non avrei dovuto lamentarmene, ma in quel momento mi spazientiva essere l'unico a non poterne pi?.
      La sosta per il pranzo riporta un po' di calore e un po' di serenit?. Arriviamo a Riga nel primo pomeriggio, sempre sotto la pioggia, e la scopriamo super affollata per la festa commemorativa dell?Indipendenza. Possiamo assistere ad una competizione di volo acrobatico che si svolge sul corso del fiume Daugava. Durante la cena festeggiamo i 67 anni di Luigi (Moto Guzzi Stelvio) e Max ricorda la partenza dei due fratelli indossando una felpa commemorativa a loro dedicata. Concludiamo la serata con un giro in centro e cos? assistiamo a gare podistiche, concerti musicali, discoteche, balli sulle strisce pedonali e deejay che mixano su ponteggi mobili. Niente da dire in fatto di divertimenti i lettoni sanno il fatto loro.
      Problemi? Il momento di sconforto per il freddo e la pioggia.

      Felpa commemorativa

      Discoteca sulle strisce pedonali

      Riga by night



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        #33
        In Russia con la ?Piccoletta?


        Domenica 22/08/2010
        Giornata N. 16 Riga

        Giornata di riposo a Riga facendo i turisti a spasso per la citt?, il meteo ? molto variabile e la temperatura abbastanza fresca. E? domenica e anche da queste parti si respira una atmosfera di relax con poca gente in giro e ?andamento lento?. Forse i festeggiamenti del giorno prima devono ancora essere smaltiti. Ci disperdiamo in piccoli gruppi, visitiamo il parco, facciamo acquisti di souvenir presso le varie bancarelle sparse per la citt?. Indimenticabile la trattativa di Max con un ambulante per l'acquisto di alcune bamboline tipiche. Penso che il venditore ancora oggi non abbia ben capito cosa sia successo. Al primo cenno di pioggia ci rifugiamo in un centro commerciale. Dopo il tentativo, fortunatamente fallito, di Claudio Merano di portarci a mangiare spiedini e kebab in un ristorante Turco, pranziamo al ?Chiosco Capri? in una simpatica piazzetta dove una bellissima bimba gioca a nascondino tra alti e colorati fiori. Durante il pranzo ?leggero? va ricordato il tentativo di abbordaggio ad una bionda e fascinosa ragazza russa da parte del solito poeta.
        In un negozio del centro mi avvicina un italiano dicendomi :"sei tu quello della Shiver?" Momento di gloria: mi gonfio pieno di orgoglio pensando che la mia impresa sia gi? passata alla storia. Poi lo riconosco, ? un ragazzo di Como con una Caponord che avevo incontrato alla frontiera fra Russia e Estonia. Mi aveva riconosciuto grazie alla maglietta con una decina di scritte ?aprilia?.
        Prima di rientrare in albergo mi faccio accompagnare da Michele nel negozio del centro commerciale dove aveva acquistato il grasso di foca. Tornato in albergo tento di risolvere il problema stivali con uno strato di cinque millimetri di grasso spalmato a dovere. Cena in hotel e poi un gruppetto fa due passi in centro bevendo birra al ritmo di musiche sudamericane e prima di andare a dormire ascolta due accordi di chitarra del sosia di Eric Clapton.
        Parco e canale in pieno centro

        Mercatino all'aperto

        Pranzo leggero

        Meteo locale (standard da queste parti)

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          #34
          In Russia con la ?Piccoletta?

          Luned? 23/08/2010
          Tappa N. 17 Riga - Kaunas Km. 445 Litri 20,68 Rifornimenti n.2

          La partenza avviene in anticipo rispetto all'orario previsto, ogni volta che ci si ferma per pi? di una giornata tutti scalpitano per riprendere la strada. Iniziamo il viaggio con il sole, non era previsto ed ? una sorpresa molto gradita. In brevissimo tempo raggiungiamo ci? che resta della frontiera fra Lettonia e Lituania.
          La prima tappa ? prevista alla collina delle croci, molto toccante. Durante il regime sovietico ogni forma di religione era vietata. Il popolo Lettone, molto religioso, manifestava la propria fede e il propio dissenso verso il regime posando croci su questa collina. Immancabilmente queste venivano bruciate o rimosse, ma altrettanto immancabilmente venivano riposizionate. Oggi questa collina ? diventata luogo di culto ed ? presente anche una croce posizionata in occasione della visita di Papa Giovanni Paolo II.
          La seconda parte prevedeva la visita al castello di Trakaj, lungo la strada il gruppo ha pensato bene di mettere alla prova l'autonomia della piccoletta. Riporto quanto scritto dal poeta: ?Paolo, che ha sempre annotato il chilometraggio dopo ogni area di servizio, sa che tra un po? occorre fermarsi perch? alcune moto hanno una limitata autonomia. Ma questa volta decide di metter alla prova l?Aprilia di Antonio e cos? salta la prima e salta anche la seconda area di servizio e Antonio comincia ad agitarsi e con lui la sua moto. Ma come si dice in questi casi, tanto rumore per nulla! Scopriamo infatti che, come da pagina 144 del manuale di uso e manutenzione dell?Aprilia, la riserva della moto di Antonio non ? di 2,2 litri ma bens? di 3 litri che moltiplicati per 20 significano ben 60 Km di maggiore autonomia! Con facili passaggi aritmetici realizziamo che Antonio sino ad oggi e siamo ad oltre il 50 % del viaggio, ci ha fatto fare un numero spropositato di soste inutili e all?unanimit? si dichiara che Antonio deve pagare un giro di birra. Antonio, noi non ci siamo dimenticati!?
          (Io non ho ancora pagato il giro di birra, ma a breve ? previsto il ritrovo dei partecipanti al viaggio e in quell'occasione temo mi toccher?. Io pago, ma se trovo il simpaticone che ha scritto sul libretto che la piccoletta ha tre litri di riserva gli spezzo le braccine.)
          In pratica in quell'occasione ci hanno fatto percorrere 238 km con il normale serbatoio pi? 38 di riserva, ma siamo arrivati alla stazione di servizio con il motore acceso e senza nessun rabbocco.
          Ci fermiamo sulle sponde del lago per fotografare il castello e al momento di ripartire ci accorgiamo che manca il nostro ?tour leader Paolo? che sembra essere sparito nel nulla. Cinzia che ? nella fase pi? acuta del suo raffreddore comincia ad innervosirsi e ad imprecare e forse a preoccuparsi in quanto ci riferisce che Paolo l?ha lasciata dicendo ?vado a fare un salto in banca a cambiare un po? di soldi?. Questa frase sia a Cinzia che a noi ? suonata un po? come il classico ? esco a comprare le sigarette ?.?. Partono le ricerche, inizia Michele su ?Suzuki Bandit S? che forse la banca la voleva ?svaligiare? e torna senza la minima traccia di Paolo. Mettiamo in azione Claudio Merano su ?BMW F800? che torna con il ricercato caricato sulla sella. Paolo assolutamente tranquillo e sereno dichiara di avere trovato coda in banca. Sar? vero???
          Ripartiamo per Kaunas e tanto per cambiare ci prendiamo un temporale. Nelle fasi di vestizione il gruppo si spezza in due tronconi, quello di cui facevo parte ? riuscito a chiedere indicazioni per il nostro Hotel pur essendoci di fronte?
          Ottenuta la camera, una doccia veloce e un giretto in centro. Non male, forse avrebbe meritato pi? tempo da dedicare, anche qui le bellezze locali sono molto interessanti.
          Problemi? Solo un tantino di paura per il serbatoio vuoto.

          Shiver e la collina delle croci

          Se cos? vi sembrano tante.....

          Provate a contarle da vicino!!!!

          Lago e castello di Trakaj

          Gruppo in attese del "Tour Leader"

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            #35
            In Russia con la ?Piccoletta?


            Marted? 24/08/2010
            Tappa N. 18 Kaunas - Varsavia Km. 408 Litri 24,73 Rifornimenti n.3

            Partiamo sotto un cielo coperto di nuvole che non promette nulla di buono. Infatti dopo una cinquantina di chilometri inizia una pioggerellina leggera, ci fermiamo per mettere l'abbigliamento da pioggia e scopro di aver scordato in albergo i guanti per la pioggia. Riassumo brevemente la situazione pioggia: i pantaloni non tengono la pioggia pesante (scoperta fatta nella tappa n.3), lo stivale sinistro si ? rovinato nella guida con il moncherino della leva del cambio e non ? pi? a tenuta stagna (scoperta fatta nella tappa n.15) e adesso non ho nemmeno i guanti da pioggia!!!!
            Quando attraversiamo la frontiera fra Lituani e Polonia sembra di fare un passo indietro. L'ingresso nelle Repubbliche Baltiche ci aveva riportato in Europa, quasi tutto ci sembrava a livello europeo, in particolar modo la condizioni delle strade. In Polonia invece troviamo ancora povert? e strade attraversate da solchi e in condizioni peggiori. Comunque niente a che vedere con quelle russe o ucraine. Il viaggio prosegue rispettando la tabella di marcia sino ad oltre met? percorso, poi arriva l'imprevisto. Claudio con l'unica BMW F800 presente si imbatte in uno dei tanti canali che solcano queste strade e, complice l'asfalto bagnato e forse una chiazza d'olio, finisce nel fossato che costeggia la strada. La carambola ? stata veramente impressionante e vedendola faceva pensare a conseguenze ben pi? gravi di quelle che si sono verificate. Passato lo shock della caduta e rimesso in sesto la moto raggiungiamo il resto del gruppo. Il manubrio per? ? fuori asse e allora non rimane che caricarla sul Ducato.
            Si riparte con destinazione Varsavia, il road book segnala al chilometro 284Strada n.632. La strada ? una provinciale molto stretta tipica della campagna polacca e attraversa un pittoresco bosco di acacie?. Anche in questo caso ricorro alle frasi del poeta per meglio rappresentare il passaggio.
            ?Ripartiamo ansiosi di viaggiare nel bel mezzo della famosa e imperdibile Foresta di Acacie ? Bene o male tutti hanno una minima nozione dell?albero di Acacia ad esempio che dalle nostre parti fiorisce verso fine aprile-inizio maggio e che ? una specie molto appetita dalle api che vanno a bottinare i suoi fiori e danno un dolcissimo miele. Ma nessuno di noi sapeva che l?Acacia da queste parti ? una rara specie botanica e per di pi? in via di estinzione!!! Siam riusciti a malapena a vedere numero 3 esemplari di pianta a dire il vero anche con uno sviluppo vegetativo precario che ad occhio e croce, a dir molto, potrebbero dare una produzione di 250-300 gr di Miele ? Con un po? di ?amaro in bocca? viaggiamo veloci verso l?Hotel dove alle 16.30 ci aspetta la guida turistica.?
            Dall'hotel ci spostiamo in centro in autobus, iniziamo il tour con una ?botta di cultura? visitando il PALAC KULTURY da dove si gode una splendida vista su tutta la citt?. Poi ci dirigiamo a piedi nella parte vecchia della citt? davvero molto suggestiva, anche se ? stata completamente ricostruita dopo essere stata rasa al suolo nella seconda guerra mondiale. Cena in un locale tipico in pieno centro con birra(parecchia) e stinco di maiale. Ultima passeggiata per il centro, ultime nozioni sulla citt? e rientro in hotel con l?ultimo bus della notte giusto in tempo per evitare il temporale che si scatena nella notte.
            Problemi? I guanti e l'incidente di Claudio

            Palazzo della Cultura


            Vista dal palazzo della Cultura
            Centro storico moderno

            Zona pedonale sempre nel centro storico

            Varsavia by night

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              #36
              In Russia con la ?Piccoletta?

              Mercoled? 25/08/2010
              Tappa N. 19 Varsavia ? Cracovia Km. 315 Litri 13,08 Rifornimenti n.2

              La sveglia per lo staff tecnico avviene all?alba pur essendo prevista una tappa breve: devono provvedere alla riparazione del mezzo incidentato e io li ho sentiti armeggiare con chiavi e cacciaviti addirittura dal letto della mia camera. Le mie competenze meccaniche sono prossime allo zero, ma la mia capacit? di alzarmi presto ? ancora meno. Con la bravura che hanno gi? dimostrato sistemano velocemente il manubrio della BMW F800, ma per il cupolino non c'? niente da fare. Come ha detto il poeta ?Claudio ? in versione ?100 % naked? e pu? ora capire Roberto (Honda Hornet 600) e Antonio (Aprilia Shiver 750) su cosa significa essere totalmente posseduti dal vento! Cos? comincia anche per lui una serie di rituali alla ricerca della migliore postura. C?? quella detta ?dell?Aquila? con le spalle leggermente piegate in avanti e braccia ben distese; quella cosiddetta ?della tavola? con il busto completamente orizzontale a fondersi con il serbatoio, etc, etc.?
              Il temporale estivo della notte ha rinfrescato e pulito l?aria, la strada ? piacevole e varia. Iniziamo con un tratto cittadino, proseguiamo in autostrada e finalmente ritroviamo delle statali con un po' di saliscendi e qualche curva degna di tale nome. Anche il paesaggio ? molto bello, con l?orizzonte colorato dalle verdi macchie di alberi, peccato per il vento che disturbava la guida. Devo ammettere che la Polonia ? stata una piacevole sorpresa, ? molto pi? carina di quanto mi aspettassi.
              L'arrivo a Cracovia ? previsto intorno alle 14:00 e per una volta riusciamo a rispettarlo. Una volta preso possesso della camera, il gruppo riparte per la visita al centro citt? mentre Paolo e Claudio vanno al concessionario BMW alla ricerca del cupolino. Purtroppo non vi posso raccontare molto della citt? essendo caduto fra le braccia di Morfeo subito dopo la doccia.
              Durante la cena inizia un frenetico scambio di indirizzi mail, segno evidente che si sta avvicinando la fine del viaggio. Non so per gli altri, ma a me mette un tantino di tristezza, abbiamo trascorso una ventina di giorni insieme e si ? creato un certo legame.
              Dopo cena briefing in sala riunioni. Cito il poeta: ?E si, ? gi? tempo di fare i primi bilanci, di esprimere le prime impressioni, di dire quello che si pensa senza riserve. E cos? inizia il giro di tavolo che, uno ci pu? credere o meno, ha una sorta di effetto terapeutico. Non che avessimo qualcosa da curare, ma l?indomani mattina, forse sar? un caso, ma tutto il gruppo sembrava filare via pi? fluido ? Al termine a sorpresa la votazione a scrutinio segreto di quello che ognuno di noi ha visto e vede come il ?the best? del gruppo. Si specifica che Bruno, essendo parte dello staff, non pu? essere votato e malgrado ci? riceve due voti. Comincia lo spoglio delle schede e dapprima Luigi e poi Massimiliano sembrano prendere il largo. Ma a sorpresa, all?ultima curva, quando il rettilineo finale che ti porta al traguardo ? li spianato davanti a te, Claudio Merano comincia la sua corsa che lo porta a vincere in un irresistibile rush finale. Ebbene signori ? lui ?the winner?: er Meio, er Pi? ? er Cazzaro !!! ? Per la cronaca ho ricevuto un voto anch'io!!!
              Prima di darci la buonanotte, un' ultima birra per salutare Luigi (Guzzi Stelvio) che domani ci lascia.

              Pulizia fanale Piccoletta

              Gente strana per il centro di Cracovia

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                #37
                In Russia con la ?Piccoletta?


                Gioved? 26/08/2010
                Tappa N. 20 Cracovia ? Praga Km. 552 Litri 27,84 Rifornimenti n.3
                Oggi non si scherza, i chilometri da fare sono parecchi. Usciamo dalla citt? e percorriamo strade secondarie sino alla cittadina che ospita i campi di concentramento di Auschwitz(circa settantamila morti) e di sterminio di Birkenau(un milione di morti). La visita di questi luoghi lascia sempre qualcosa dentro ognuno. Non ? la mia prima esperienza e questo mi aiuta, ricordo ancora con angoscia la vista a Mauthausen tanti anni or sono e lo sgomento che ho provato. Queste mie sensazioni le ho riviste sui volti di alcuni miei compagni che erano alla loro prima visita di un campo di prigionia. Hanno iniziato la visita da turisti ma non hanno avuto la forza di portarla a termine. Si rimane senza parole davanti a montagne di scarpe, di pettini, di pennelli da barba, di occhiali, di valigie, di ?..
                E' tempo di ripartire, mancano ancora tanti chilometri alla meta finale. Alle 12 si parte per Praga, ancora strade secondarie, alla prima area di servizio approfittiamo per mangiare e riprendere un po' di spirito. Alla ripartenza ci aspetta l'autostrada e prima del confine con la Repubblica Ceca salutiamo Claudio e Caterina e la loro Moto Guzzi California.
                In questa occasione il gruppo si riunisce per decidere di tenere medie pi? elevate, ma qualcuno obietta che non ? possibile data la presenza di Antonio. Non rispondiamo alla cattiveria, ma la piccoletta mostra di cosa ? capace e stabilisce un nuovo record di velocit?(positivo) e di consumi (negativo). L'autostrada scorre veloce e passiamo per Brno e proprio mentre stiamo entrando in Praga si guasta la frizione della KTM di Roberto. In merito il poeta scrive: ?Siamo gi? arrivati alle porte di Praga e sino ad ora tutto ? ok. Ma quando meno te l?aspetti e malgrado la sponsorizzazione della Gauloises e il Tuareg stampato sulla scocca, la frizione della KTM di Roberto non ne vuole sapere e decide che a Praga smette di fare il suo lavoro. E il Ducato, come sempre, e l?, a pochi metri sempre pronto a dare conforto, a prestare e dare soccorso. Rapida operazione di carico e via all?Hotel che ? localizzato in ottima posizione centrale.?
                Arrivati in albergo attivo le mie conoscenze in KTM per risolvere il problema di Roberto che l'indomani dovrebbe ripartire per il rientro in Italia. Con due telefonate riusciamo ad ottenere il numero del cellulare del responsabile dell'officina del concessionario KTM di Praga, che per inciso ? anche concessionario Aprilia.
                Il resto del gruppo si attiva per organizzare la serata e per festeggiare degnamente l'ultima cena insieme, visto che l'indomani altre cinque moto e otto fra motociclisti e zavorrine ci lasceranno. Addirittura prenotano un taxi e un pulmino per andare a cena nello storico locale ?El Fleku?, la birreria pi? antica di Praga. Lascio la parola al poeta ?Ne valeva la pena! Bellissima la tavolata nel giardino estivo all'aperto, tantissimi i litri di birra scura che hanno inondato il nostro tavolo e terapeutica quella strana ?medicina? che un altrettanto strano dottore ci somministrava prima, dopo e anche durante i pasti! Il clima ? sempre pi? elettrico, goliardico e godereccio. Fortemente inebriato ed immerso in questa atmosfera, Michele che sino a quel momento aveva custodito con ammirabile dedizione e attenzione il suo borsello da moto, si lascia andare un po? troppo e in quel preciso momento qualcuno deve averne approfittato perch? incredibilmente il suo borsello ? sparito! Non sappiamo e forse non sapremo mai quale tesoro o quale incantesimo custodiva e custodisce quel borsello ma, dalla reazione di Michele abbiamo capito che il suo valore rasenta l?inestimabile ! Infatti Michele non chiama il cameriere, non chiama la polizia. Semplicemente si alza in piedi si rivolge a tutti gli occupanti del tavolo e pronuncia poche ma efficaci parole nel tipico lessico di Lecce e dintorni ovvero: ?USCITE IL BORSELLO !!!!?. E il borsello, con la stessa magia con cui se ne era andato ? tornato tra le sue mani. Bene, ora usciamo e andiamo a fare due passi in centro. Non sappiamo se sia stata la birra o il troppo cibo o gli effetti collaterali della ?medicina?, ma sta di fatto che all?uscita dalla birreria seppur coadiuvati da mappe stradali e dal super tecnologico telefono cellulare con GPS di Elvio, abbiamo faticato un po? a trovare la strada maestra per il centro citt? e soprattutto ognuno procede con strane ed ebbre movenze con evidenti traballamenti e improvvise accelerazioni a zig-zag. Rientrati in hotel, sebbene abbiamo impiegato dai 30 ai 55 secondi per addormentarci e qualcuno si ? addormentato addirittura vestito, il pur profondo sonno non ha potuto cancellare gli evidenti segni dell?intensa serata.?
                Auschwitz

                Birkenau

                Praga

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                  #38
                  In Russia con la ?Piccoletta?

                  Venerd? 27/08/2010
                  Giornata N. 21 Praga

                  La mattina a colazione si respira un'aria strana, si sono ancora i postumi della medicina e il piacevole ricordo della serata, ma c'? un velo di tristezza per le separazioni imminenti. Michele(Suzuki Bandit 1200), ? partito all?alba sotto una bella pioggia con destinazione Ancona. Roberto(KTM 990) e Carlo(Fiat Ducato) sono gi? davanti ai cancelli dell?officina autorizzata KTM. Sergio e Maria e Andrea e Antonella(tutti su BMW GS 1200 Adventure), ci salutano al termine della colazione per il rientro anticipato in Italia. Secondo(BMW GS 1150) va al concessionario BMW per cercare la sella del passeggero che il giorno prima aveva perso. Per i superstiti ? prevista la visita della citt?, molto carina magari un po' troppo turistica. Non so se dipende dal fatto che ci eravamo abituati ad essere gli unici turisti o dalla malinconia perch? sta finendo il viaggio, ma non mi ha fatto impazzire come citt?. Visitiamo i palazzi e le piazze pi? famose, assistiamo ad una manifestazione di gruppi folkloristici provenienti da tutto il mondo che ci deliziano con i loro variopinti costumi, con le loro musiche, con le loro danze, con i loro canti. Tutto molto bello, anche il locale dove pranziamo, ma manca qualcosa. Sembra che anche il cielo si sia accorto del nostro stato d'animo e continua a variare dal sereno al nuvoloso sino ad arrivare alla pioggia. La sera ceniamo in centro nella sala del Municipio con cucina locale e musiche tradizionali. In tarda serata riceviamo via sms i bollettini di aggiornamento dei nostri amici: Michele ? gi? arrivato ad Ancona; Roberto ? saltato in sella alla sua KTM ed ? vicino a casa; Sergio e Andrea e le rispettive signore sono a Trento; Secondo, non sappiamo se con o senza sella, ? ad Insbruk. Dopo cena due passi in centro, solo due e si va a dormire in una strana atmosfera, non sappiamo se di relax, di stanchezza o di rassegnazione o forse di tutto insieme. Certamente cresce la consapevolezza che questo bellissimo viaggio sta volgendo al termine. Buonanotte e a domani.
                  Secondo e la sella mancante

                  Cattedrale

                  Centro di Praga

                  Vista (e che vista) della citt?

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                    #39
                    In Russia con la ?Piccoletta?

                    Sabato 28/08/2010
                    Tappa N. 22 Praga ? Bergamo Km. 898 Litri 27,84 Rifornimenti n.4
                    (Dopo attenta verifica i Litri sono 44,30)

                    Siamo giunti all'ultima tappa, non sembra vero, ma mancano solo poche ore alla fine del viaggio. Tutti hanno fretta di partire, oggi i chilometri sono veramente tanti e qualcuno dei partecipanti non ha ancora deciso cosa fare una volta arrivati al Brennero. Siamo talmente in anticipo, che neppure il ristorante ha ancora aperto i battenti. Alle 06.50 (10 minuti prima del programma) siamo pronti per la partenza, il cielo grigio che promette tutto tranne che sole e anche la temperatura non scherza. Salutiamo Elvio e Giuliana che non puntano al Brennero ma vanno a casa via Tarvisio. Restano solo 7 moto a divorare i 580 km che ci separano dal Brennero, rispetto ai giorni iniziali sembriamo un gruppo di amici in gita. Il freddo ? veramente tanto, alle aree di servizio siamo costretti a pensare prima a ?svuotarci? e poi a riempire i serbatoi. Le soste sono essenziali: bagno, benzina, per qualcuno anche caff? e sigaretta. Ormai la vacanza ? finita e allora non perdiamo tempo perch? ora prevale la voglia di tornare a casa. Non so da dove arrivi questa inaspettata energia che ci possiede e sembra farci andar pi? veloce, pi? sicuri, pi? attenti, ci fa sopportare meglio il tanto freddo e la tanta pioggia che abbiamo preso in Germania e in Austria. Quando ormai cominciamo a sentire l'aria di casa arriva lo scroscio pi? forte e i pantaloni, che fino ad allora avevano tenuto, non ce la fanno pi? e ?. Ultima sosta poco prima del Brennero, iniziamo a vedere i primi timidi raggi di sole, mangiamo e decidiamo il da farsi. Quando ripartiamo il traffico si ? fatto intenso e la ?Piccoletta? pu? mettere in mostra la sua agilit?. Passato il ponte d'Europa, ci fermiamo per un ultimo rifornimento insieme e per aspettare il Ducato. Durante l'attesa salutiamo Massimiliano che decide di chiudere con il botto, lanciandosi in una tappa di oltre 1.700 chilometri che si concluder? a Taranto in piena notte. Una volta arrivato il furgone carichiamo sulle moto gli ultimi zaini e valigie e poi via, ognuno punta dritto alla propria casa. Salutiamo Paolo e Cinzia (le nostre guide), Carlo e Tania (sempre sul furgone). Salutiamo Luca che dovrebbe fermarsi a Trento, ma visto che ? troppo vicino prosegue sino in Romagna. Salutiamo Claudio che si ferma a Merano. A viaggiare in direzione di Verona rimaniamo io, Bruno e Roberto. Bruno che per tutto il viaggio ? sempre rimasto in coda a vegliare sul gruppo, scopre il piacere di essere scortato: con Roberto ci alterniamo avanti e dietro in una marcia presidenziale con Bruno al centro. Poco prima di Affi superiamo ?Secondo? e possiamo fargli un ?ultimo? saluto, dopo aver constatato il ritrovamento della sella da passeggero. Giunti a Verona anche noi tre superstiti ci salutiamo e ora davvero tutti siamo soli nell?ultimo tratto che ci separa da casa. Non ? facile spiegare cosa si prova in questi momenti, quindi lascio la parola al poeta. ?Ed ? proprio in questi ultimi chilometri in cui stai viaggiando solo con la tua moto che provi una magica emozione che ti riempie e ti svuota al tempo stesso. Ti senti pieno per un viaggio in terre lontane, bellissimo, intensissimo e senza soste. Ti senti vuoto, perch? improvvisamente tutto ci? ti viene a mancare. Ti mancano i paesaggi, le citt?, le opere d?arte, il sorriso e la curiosit? della gente del posto, il rombo delle moto ?. Ma soprattutto, ti mancano i compagni di questo indimenticabile viaggio ? Ed ? bello provare questa emozione che ancor di pi? ti riempie il cuore e lo fa traboccare ?. Ed ? bello pensare che, in fondo, cos? ? la vita, cos? ? il mondo. Un magico viaggio fatto di Incontri, di Saluti, di Ciao, di Arrivederci, di Addio ? E non importa se oggi ci sentiamo pieni o ci sentiamo vuoti, ci? che importa ? che ci sia sempre un nuovo sogno da realizzare, un nuovo viaggio da raccontare ??
                    Giuro che non avrei saputo esprimere meglio le sensazioni di quei momenti.

                    Questa la metto nuovamente perch? mitica

                    Adesso un omaggio per l'attore non protagonista



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                      #40
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                      Non so se qualcuno vorr? mai cimentarsi nel viaggio, ma almeno avr? un'indicazione di quello che l'aspetta, anche dal punto di vista economico.

                      Spesa totale per il viaggio Euro 4592,55 cos? suddivisi:

                      Viaggio Stella Rossa Euro 2.640,00 beneficiario Motovacanze, per alberghi, cene, visti etc.
                      Spese telefoniche Euro 754,00 ne hanno beneficiato le compagnie telefoniche di mezza europa.
                      Pasti e snack vari Euro 164,33 beneficiari bar e ristoranti vari.
                      Attrezzatura varia Euro 334,91 (Giacca Aprilia, zaino da codone, paraschiena e grasso per gli stivali).
                      Tagliando extra e ricambi per il viaggio Euro 180,00 beneficiario Superbike.
                      Benzina Euro 387,01 anche in questo caso i beneficiari sono parecchi.
                      Autostrade Euro 57,3 di cui Euro 45,50 per le tanto amate autostrade italiane e Euro 11,80 per le vignette di Austria e Ungheria. (Fate voi il confronto).
                      Albergo Euro 75 beneficiario l'albergo di Arta Terme (tappa prima dell'inizio del viaggio).

                      Dal conteggio sono esclusi regali e souvenir vari e qualcosa che mi sono scordato di segnare.

                      Penso si possa anche spendere meno.
                      Si possono evitare spese per il materiale, dipende da quanto ? completa la vostra attrezzatura e da quante telefonate/sms dovete inviare.


                      Per finire i saluti e i ringraziamenti.
                      I saluti a tutti i compagni di viaggio, con alcuni dei quali siamo ancora in contatto e pronti per nove avventure.
                      I ringraziamenti ad Aprilia che al termine del viaggio ha controllato la piccoletta in ogni suo particole e a Shiveritalia.it che mi ha seguito e sostenuto moralmente nel viaggio.

                      Ciao
                      nbantonio

                      P.S. ho terminato, giuro che non vi annoier? ulteriormente

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