Si, era poco meno di un'anno f? che mi trovavo a Treviglio, vicino a Bergamo, a ritirare la mia nuova RSV'04... Mi ricordo perfettamente... Il freddo, l'emozione, i dubbi, le perplessit?... tantissime emozioni che accompagnavano il momento tanto atteso. LA PRESA DI POSSESSO.
Credo una tra le cose pi? belle di quando si cambia moto... la sensazione di diventare il nuovo signore e padrone di una moto illibata... Mamma mia che goduria... Come i bambini la notte di natale, eccitati pi? per l'atmosfera che per il regalo stesso, aspettavo il momento topico....
Fortunatamente ho digitato, per quanto nelle mie capacit?, un p? di pensieri e prime impressioni avute quel giorno... Cos?, perch? sapevo che le avrei rilette con piacere qualche mese pi? avanti... E cos? ? stato! E per questo le voglio rendere note a chi avr? la voglia di leggerle... Magari trovando qualche punto di contatto con la propria esperienza di vita vissuta... Io, il ritiro della mia RSV'04 l'ho vissuto cos?......
"Era il '94 quando, nei bagni dell'istituto tecnico "IPSIA Settembrini" di
Milano, lessi una frase anonima e illuminante.
"Il tempo ? relativo, dipende da che parte della porta del bagno vi
trovate!"
Concisa, quasi caustica, ma rende perfettamente l'idea di quanto una mezza
giornata possa sembrare infinitamente lunga o corta a seconda di quello che
si sta facendo.
Bene, la dimostrazione pratica di quanto detto sopra l'ho avuta per l'
ennesima volta venerd? scorso mentre aspettavo con ansia l'arrivo dell'ora
X. Alle 18:30 sarebbe scattata "l'operazione ritiro", un rito che si compie
sempre uguale a s? stesso, ma che mi provoca sempre le stesse emozioni. Mi
ritrovo bambino la mattina di natale, e non mi accorgo nemmeno di firmare
carte e assegni, in quel momento potrei accettare tutto pur di salire su
quella che ormai ? la mia moto!
E cos? ? stato. In un tempo warp mi sono ritrovato dall'ufficio alla
concessionaria senza nemmeno accorgermene, e nel giro di pochissimo avevo
gi? consegnato la mia fida compagna di tre anni per ritirare la nuova
fiamma. Ecco il tempo, che poche ore prima trascorreva lento e logorante,
adesso aveva la velocit? del lampo e l'inconsistenza del vento!
Ma passiamo alle sensazioni, perch? solo di queste posso parlare, dopo una
trentina di km percorsi al freddo, con strade umide e abbigliamento
inadeguato.
Appena salito ti accorgi subito di essere a casa. Certo hai una sensazione
di "compattezza" che magari con la vecchia RSV non avevi, ti sembra che la
moto inizi dal manubrio e finisca dietro al tuo deretano, tutto il resto non
esiste. Appena infilata la chiave vengo colto da panico. "Oddio mi sto
rincoglionendo!! Dove caxxo sono le luci?? E lo starter???" , poi il sangue
trova la particella di sodio che da mesi mi vaga nel cervello e realizzo il
tutto. Lo starter ? automatico e le luci sono sempre accese, per la gioia di
Cereghini! Il cruscotto ? molto bello e compatto, anche se i tasti di
comando mi sembrano poco funzionali. Con i guanti risulta difficile capire
se hai pigiato o meno.
Le informazioni fornite sono le stesse della vecchia versione, ma adesso il
tutto ? ristretto in un unico display digitale, molto hi-tech.
Guardandomi velocemente attorno mi accorgo della grande cura costruttiva.
Tutto sembra in teutonico ordine, tutto ha profumo di race ma senza
trascendere nello spartano. Sembra di condividere la "tecnicit?" di una
Ducati con la "perfezione" delle migliori Giap.. Molto positiva l'idea di
ridurre il numero di parti che compongono la carena. Il tutto assume una
maggiore sensazione di ordine, di qualit? globale. Insomma, il primo
approccio "tattile" la vede promossa a pieni voti! Forse si poteva solo
ricoprire col lucido anche le decals su carena, parafango e copricodino,
come fatto per serbatoio codone e cupolino.
Girando la chiave e avviando il motore ci si accorge con piacere che fa
tutto da sola. Nessun giochetto con l'aria o con il gas. Anche a temperature
"iced" la moto si avvia al primo colpo, senza i sussulti tipici dei grossi
bicilindrici. Ma qui arriva la prima nota dolente. Tirando la frizione,
appena innesti la prima marcia, un sinistro STOCKKK irrompe dal cambio!
Cavolo, era dai tempi della R1 prima serie che non sentivo una botta simile.
Vabb? non ci faccio molto caso e parto. La moto in movimento d? una bella
sensazione. Riflettendoci con calma potrei dire che la differenza maggiore
rispetto alla mia vecchia, sta nell'accentramento delle masse. Sembra che
con la nuova moto tutto sia racchiuso tra manubrio e serbatoio. E' una
sensazione difficile da spiegare, bisogna provare! Cmq ? molto piacevole e
d? l'idea di avere tutto sotto controllo, anche col freddo e il fondo in
pessime condizioni.
Torniamo al cambio. Avevo sentito pi? volte delle lamentele a riguardo, e
pi? volte ho pensato"ma v? che invorniti, non trovano la folle!!!".
Ebbene, ecco un altro invornito!! Nel senso che gli innesti del cambio sono
impossibili, la folle da fermi con moto avviata resta un'utopia e regolando
il gioco leva frizione si rischia solo di peggiorare il feeling allo stacco.
Ma sono certo che si tratti solo di necessit? di rodaggio, infatti gi? dopo
30km i miglioramenti si fanno sentire.
Parliamo del motore. Ogni giudizio odierno non ha senso, quindi ? inutile
che vi parli di erogazione o potenza, di buchi o di impennate. L'unica cosa
che ho notato ? che il Rotax ha cambiato voce. Si avverte distintamente un
diverso sound di aspirazione, pi? invadente, pi? gasante. Sono curioso di
sentirla oltre i 6000rpm.!
Per dire che "il Rotax non v? un cazzo?" aspetter? qualche km e qualche
grado centigrado in pi?.
Un'altra piccola osservazione la posso fare. L'erogazione sembra spostata di
1000 giri pi? in alto, e per sentire il motore che spinge bisogna aspettare
i 6000rpm, proprio quando in rodaggio si deve mollare!!
E adesso alcune brevi considerazioni dinamiche.
I 30km di sabato pomeriggio mi hanno permesso di capire una cosa. Questa
moto ? nata per curvare e frenare! Non so se dipenda dal profilo delle gomme
di primo equipaggiamento(delle oneste Metzeler M1) ma la sensazione ? che la
moto faccia la curva mentre tu stai ancora finendo di pensarla! Le prime due
timide pieghette mi hanno colto alla sprovvista, come un pirla ho dovuto
ritirare su una moto che cercava di fare quello che io avevo appena
abbozzato. Timidamente, mi sono accorto che pi? aumenti il ritmo e pi? lei
acquista armonia. Gi? mi prudono le mani!
A proposito di protezione aerodinamica, invece, sembra essere peggiorata
rispetto alla '01, ma chissenefrega! Sicuramente un plexy a doppia bombatura
sar? di aiuto..
Capitolo freni. La mia vecchia '01 era al top. Frenate da cardiopalma anche
senza pinze e pompe radiali, cosa pretendere di pi???? Semplice, l'impianto
della '04!
Le nuove pompe sembra non abbiano fatto guadagnare tanto in potenza quanto
in modulabilit?! Puoi pinzare da piegato, con gomme fredde, e hai sempre
idea di quello che succede tra ruota e asfalto. Insomma, come primo assaggio
direi che non pensavo si potesse pretendere di pi? da un impianto frenante
dopo avere guidato la '01. Adesso so che si pu?!
Sempre in ambito dinamico posso parlare di sospensioni. La moto sembra molto
rigida, e non capisco se sia questione di taratura, di temperature rigide o
di rodaggio dei componenti, ma la prima buca bastarda in traiettoria mi fa
capire che il tutto lavora egregiamente, coniugando la rigidezza delle
migliori Ducati all'assorbimento di un'ottima Kawa. Incredibile. Come ?
incredibile la progressione dell'affondamento forcella nelle pinzate pi?
decise!
Restano poche riflessioni sul design.
Non nascondo che sono stato tra i pi? critici al momento della
presentazione. Alcune scelte non finivano di piacermi e mi sono avvicinato
al prodotto con molta circospezione.
Adesso la moto ? nel mio garage. Mi trovo come un imbecille a cacciare la
testa nel box ogni volta che ci passo davanti. Sento la necessit? di
guardarla, di provare quel sottile piacere che mi provoca la sua visione.
Devo ammettere che ? un prodotto affascinante. E' bello guardarla e scoprire
i suoi segreti mano a mano che ci si passa intorno. Penso alle linee delle
nuove proposte giapp. e mi torna alla mente il paragone tra una appariscente
ragazzina di 20anni e una affascinante donna di 35. Mi nonno, con la
saggezza che solo i suoi 97 anni gli possono dare, guardando le veline alla
TV mi dice che hanno "la bellezza dell'asino" come a dire che fanno scena ma
mancano di sostanza.
Dopo aver guidato la RSV'04 forse posso dire di avere fatto mia questa perla
di saggezza!
Ora non mi resta che aspettare temperature pi? clementi per vedere
confermate o meno le mie prime impressioni. Per togliermi la curiosit? di
sapere se sta benedetta moto si impenna(!) e per capire se si tratta di
amore vero o solo di un abbaglio invernale!"
ciao
Bull
Credo una tra le cose pi? belle di quando si cambia moto... la sensazione di diventare il nuovo signore e padrone di una moto illibata... Mamma mia che goduria... Come i bambini la notte di natale, eccitati pi? per l'atmosfera che per il regalo stesso, aspettavo il momento topico....
Fortunatamente ho digitato, per quanto nelle mie capacit?, un p? di pensieri e prime impressioni avute quel giorno... Cos?, perch? sapevo che le avrei rilette con piacere qualche mese pi? avanti... E cos? ? stato! E per questo le voglio rendere note a chi avr? la voglia di leggerle... Magari trovando qualche punto di contatto con la propria esperienza di vita vissuta... Io, il ritiro della mia RSV'04 l'ho vissuto cos?......
"Era il '94 quando, nei bagni dell'istituto tecnico "IPSIA Settembrini" di
Milano, lessi una frase anonima e illuminante.
"Il tempo ? relativo, dipende da che parte della porta del bagno vi
trovate!"
Concisa, quasi caustica, ma rende perfettamente l'idea di quanto una mezza
giornata possa sembrare infinitamente lunga o corta a seconda di quello che
si sta facendo.
Bene, la dimostrazione pratica di quanto detto sopra l'ho avuta per l'
ennesima volta venerd? scorso mentre aspettavo con ansia l'arrivo dell'ora
X. Alle 18:30 sarebbe scattata "l'operazione ritiro", un rito che si compie
sempre uguale a s? stesso, ma che mi provoca sempre le stesse emozioni. Mi
ritrovo bambino la mattina di natale, e non mi accorgo nemmeno di firmare
carte e assegni, in quel momento potrei accettare tutto pur di salire su
quella che ormai ? la mia moto!
E cos? ? stato. In un tempo warp mi sono ritrovato dall'ufficio alla
concessionaria senza nemmeno accorgermene, e nel giro di pochissimo avevo
gi? consegnato la mia fida compagna di tre anni per ritirare la nuova
fiamma. Ecco il tempo, che poche ore prima trascorreva lento e logorante,
adesso aveva la velocit? del lampo e l'inconsistenza del vento!
Ma passiamo alle sensazioni, perch? solo di queste posso parlare, dopo una
trentina di km percorsi al freddo, con strade umide e abbigliamento
inadeguato.
Appena salito ti accorgi subito di essere a casa. Certo hai una sensazione
di "compattezza" che magari con la vecchia RSV non avevi, ti sembra che la
moto inizi dal manubrio e finisca dietro al tuo deretano, tutto il resto non
esiste. Appena infilata la chiave vengo colto da panico. "Oddio mi sto
rincoglionendo!! Dove caxxo sono le luci?? E lo starter???" , poi il sangue
trova la particella di sodio che da mesi mi vaga nel cervello e realizzo il
tutto. Lo starter ? automatico e le luci sono sempre accese, per la gioia di
Cereghini! Il cruscotto ? molto bello e compatto, anche se i tasti di
comando mi sembrano poco funzionali. Con i guanti risulta difficile capire
se hai pigiato o meno.
Le informazioni fornite sono le stesse della vecchia versione, ma adesso il
tutto ? ristretto in un unico display digitale, molto hi-tech.
Guardandomi velocemente attorno mi accorgo della grande cura costruttiva.
Tutto sembra in teutonico ordine, tutto ha profumo di race ma senza
trascendere nello spartano. Sembra di condividere la "tecnicit?" di una
Ducati con la "perfezione" delle migliori Giap.. Molto positiva l'idea di
ridurre il numero di parti che compongono la carena. Il tutto assume una
maggiore sensazione di ordine, di qualit? globale. Insomma, il primo
approccio "tattile" la vede promossa a pieni voti! Forse si poteva solo
ricoprire col lucido anche le decals su carena, parafango e copricodino,
come fatto per serbatoio codone e cupolino.
Girando la chiave e avviando il motore ci si accorge con piacere che fa
tutto da sola. Nessun giochetto con l'aria o con il gas. Anche a temperature
"iced" la moto si avvia al primo colpo, senza i sussulti tipici dei grossi
bicilindrici. Ma qui arriva la prima nota dolente. Tirando la frizione,
appena innesti la prima marcia, un sinistro STOCKKK irrompe dal cambio!
Cavolo, era dai tempi della R1 prima serie che non sentivo una botta simile.
Vabb? non ci faccio molto caso e parto. La moto in movimento d? una bella
sensazione. Riflettendoci con calma potrei dire che la differenza maggiore
rispetto alla mia vecchia, sta nell'accentramento delle masse. Sembra che
con la nuova moto tutto sia racchiuso tra manubrio e serbatoio. E' una
sensazione difficile da spiegare, bisogna provare! Cmq ? molto piacevole e
d? l'idea di avere tutto sotto controllo, anche col freddo e il fondo in
pessime condizioni.
Torniamo al cambio. Avevo sentito pi? volte delle lamentele a riguardo, e
pi? volte ho pensato"ma v? che invorniti, non trovano la folle!!!".
Ebbene, ecco un altro invornito!! Nel senso che gli innesti del cambio sono
impossibili, la folle da fermi con moto avviata resta un'utopia e regolando
il gioco leva frizione si rischia solo di peggiorare il feeling allo stacco.
Ma sono certo che si tratti solo di necessit? di rodaggio, infatti gi? dopo
30km i miglioramenti si fanno sentire.
Parliamo del motore. Ogni giudizio odierno non ha senso, quindi ? inutile
che vi parli di erogazione o potenza, di buchi o di impennate. L'unica cosa
che ho notato ? che il Rotax ha cambiato voce. Si avverte distintamente un
diverso sound di aspirazione, pi? invadente, pi? gasante. Sono curioso di
sentirla oltre i 6000rpm.!
Per dire che "il Rotax non v? un cazzo?" aspetter? qualche km e qualche
grado centigrado in pi?.
Un'altra piccola osservazione la posso fare. L'erogazione sembra spostata di
1000 giri pi? in alto, e per sentire il motore che spinge bisogna aspettare
i 6000rpm, proprio quando in rodaggio si deve mollare!!
E adesso alcune brevi considerazioni dinamiche.
I 30km di sabato pomeriggio mi hanno permesso di capire una cosa. Questa
moto ? nata per curvare e frenare! Non so se dipenda dal profilo delle gomme
di primo equipaggiamento(delle oneste Metzeler M1) ma la sensazione ? che la
moto faccia la curva mentre tu stai ancora finendo di pensarla! Le prime due
timide pieghette mi hanno colto alla sprovvista, come un pirla ho dovuto
ritirare su una moto che cercava di fare quello che io avevo appena
abbozzato. Timidamente, mi sono accorto che pi? aumenti il ritmo e pi? lei
acquista armonia. Gi? mi prudono le mani!
A proposito di protezione aerodinamica, invece, sembra essere peggiorata
rispetto alla '01, ma chissenefrega! Sicuramente un plexy a doppia bombatura
sar? di aiuto..
Capitolo freni. La mia vecchia '01 era al top. Frenate da cardiopalma anche
senza pinze e pompe radiali, cosa pretendere di pi???? Semplice, l'impianto
della '04!
Le nuove pompe sembra non abbiano fatto guadagnare tanto in potenza quanto
in modulabilit?! Puoi pinzare da piegato, con gomme fredde, e hai sempre
idea di quello che succede tra ruota e asfalto. Insomma, come primo assaggio
direi che non pensavo si potesse pretendere di pi? da un impianto frenante
dopo avere guidato la '01. Adesso so che si pu?!
Sempre in ambito dinamico posso parlare di sospensioni. La moto sembra molto
rigida, e non capisco se sia questione di taratura, di temperature rigide o
di rodaggio dei componenti, ma la prima buca bastarda in traiettoria mi fa
capire che il tutto lavora egregiamente, coniugando la rigidezza delle
migliori Ducati all'assorbimento di un'ottima Kawa. Incredibile. Come ?
incredibile la progressione dell'affondamento forcella nelle pinzate pi?
decise!
Restano poche riflessioni sul design.
Non nascondo che sono stato tra i pi? critici al momento della
presentazione. Alcune scelte non finivano di piacermi e mi sono avvicinato
al prodotto con molta circospezione.
Adesso la moto ? nel mio garage. Mi trovo come un imbecille a cacciare la
testa nel box ogni volta che ci passo davanti. Sento la necessit? di
guardarla, di provare quel sottile piacere che mi provoca la sua visione.
Devo ammettere che ? un prodotto affascinante. E' bello guardarla e scoprire
i suoi segreti mano a mano che ci si passa intorno. Penso alle linee delle
nuove proposte giapp. e mi torna alla mente il paragone tra una appariscente
ragazzina di 20anni e una affascinante donna di 35. Mi nonno, con la
saggezza che solo i suoi 97 anni gli possono dare, guardando le veline alla
TV mi dice che hanno "la bellezza dell'asino" come a dire che fanno scena ma
mancano di sostanza.
Dopo aver guidato la RSV'04 forse posso dire di avere fatto mia questa perla
di saggezza!
Ora non mi resta che aspettare temperature pi? clementi per vedere
confermate o meno le mie prime impressioni. Per togliermi la curiosit? di
sapere se sta benedetta moto si impenna(!) e per capire se si tratta di
amore vero o solo di un abbaglio invernale!"
ciao
Bull
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