Due giorni di sole e di caldo. Due giorni di moto.
Finito il letargo per molti. Si ricomincia da dove finito e ahimè devo constatare che si ricomincia come sempre.
La solita scenografia. I soliti eventi ciclici, rituali.
Gli chalet ai passi che si riempiono di baldanzosi motociclisti. Capannelli di curiosi intorno alle nuove moto.
Ma ricominciano purtroppo anche le solite storie.
Moto a terra, ambulanze, strade chiuse al traffico per incidenti.
Si ricomincia con i soliti co.glioni che si credono in pista, che puntualmente come ogni anno, ti tagliano la curva con il ginocchio a terra.
Si ricomincia con i soliti grupponi che sembra che per loro esista un solo moto di fare motociclismo: correre per strada ed ingarellarsi.
Si ricomincia con i soliti saluti monsci, fatti più perchè si deve più che per autentica passione.
In questi due giorni ho fatto diversi chilometri ed ho visto tutto ciò.
Il mio pensiero è già proiettato ad ottobre quando inizia il periodo in cui mi sento davvero un motociclista.
Finito il letargo per molti. Si ricomincia da dove finito e ahimè devo constatare che si ricomincia come sempre.
La solita scenografia. I soliti eventi ciclici, rituali.
Gli chalet ai passi che si riempiono di baldanzosi motociclisti. Capannelli di curiosi intorno alle nuove moto.
Ma ricominciano purtroppo anche le solite storie.
Moto a terra, ambulanze, strade chiuse al traffico per incidenti.
Si ricomincia con i soliti co.glioni che si credono in pista, che puntualmente come ogni anno, ti tagliano la curva con il ginocchio a terra.
Si ricomincia con i soliti grupponi che sembra che per loro esista un solo moto di fare motociclismo: correre per strada ed ingarellarsi.
Si ricomincia con i soliti saluti monsci, fatti più perchè si deve più che per autentica passione.
In questi due giorni ho fatto diversi chilometri ed ho visto tutto ciò.
Il mio pensiero è già proiettato ad ottobre quando inizia il periodo in cui mi sento davvero un motociclista.
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