Ogni moto ? adatta a un certo tipo di guida e neanche iniezione o carburatore creano una vera distinzione, sebbene il secondo ci sia pi? familiare. L?iniezione pi? neutra ? di Aprilia, che offre un?erogazione davvero fantastica con entrambe le mappe. Il bicilindrico ? cresciuto molto, migliorando di riflesso il comportamento di tutta la moto che predilige gli spazi aperti, le curve ampie da spazzolare, ma ora si muove bene anche nello stretto. Il comfort ? da riferimento ad ogni andatura.
Al contrario, su Beta sella dura e sospensioni sostenute parlano chiaro: il cammino verso il racing ? completato. A ritmo sostenuto, si gode il miglioramento della ciclistica: facile nel guidato e rapida nei cambi di direzione, ? molto sensibile alla diversa pressione sulle pedane, come. Il motore ? brioso, ma davvero godibile e meno brusco di prima. Insieme a Husaberg e Husky ? un 4T tradizionale, corsa lunga e bassi da paura. ? adatta ad una guida medio-veloce e si guida, come la Gas Gas, molto bene in piedi.
La spagnola, per?, offre un carattere pi? marcatamente free-ride: invoglia subito a giocare, aiutata anche dalla buona trazione, le sospensioni sensibili e i comandi modulabili. Richiede una guida pulita, inutile essere bruschi. Il motore tende a riempirsi nell?apri-chiudi, altrimenti ? molto ?rotondo?.
Al contrario, Husqvarna e KTM vanno guidate con decisione. La prima sembra pi? dedicata ad un professionista rispetto a prima. Il motore ha un leggero on-off di iniezione, poi sale regolare e corposo, con un buon allungo. La ciclistica ? migliorata molto, pur conservando la tradizionale stabilit? di casa. Ora curva meglio, ha un?ottima trazione, ? anche pi? facile e comoda. Sospensioni e freni sono di alto livello, la frizione anche. Appena sali sulla KTM, sei convinto che rimpiangerai la vecchia e snella ergonomia delle sovrastrutture. Come ci prendi la mano, il parere cambia. Sella e serbatoio, pi? larghi, offrono un diverso contatto col corpo, che si trasforma in un migliore feeling di conduzione con le gambe, tanto pi? evidenti quanto pi? si aumenta l?andatura. ? ancora pi? facile da far curvare e ora anche pi? stabile sul veloce, si assimila meglio il PDS. La trazione ? ottima, ma cambia il carattere del motore, pi? giapponese: ? pi? rapido sia a salire sia a scendere, pi? fluido. Le sospensioni hanno un?ottima taratura, ma una mediocre scorrevolezza, come tradizione. La frizione ? da riferimento.
Chi invece ? diventata pi? docile ? la Husaberg, pi? stretta tra le gambe e con un ottimo bilanciamento delle sospensioni. Rappresenta la vecchia guardia, ma ? un?ottima via di mezzo: offre buone prestazioni pur non essendo dedicata al professionista. Richiede meno vigore nella guida rispetto al passato, ? pi? docile ed intuitiva, stanca meno. ? pi? stabile grazie ad un mono meno reattivo, ma soffre ancora la guida decisa sul terreno duro e bucato. Freni e frizione sono molto buoni, e le rifiniture sono pregiate. Considerazione generale: una moto da enduro che, nel 2008, esca senza paramani e paramotore, ? come una vettura che esca senza paraurti.