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Comparativa naked su Motociclismo!

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    #91
    ragazzi dai non scherziamo

    esteticamente ? da sbavo, attualmente in commercio non ci sono moto paragonabili





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      #92
      a partire dall'ammortizzatore laterale al telaio misto, al serbatoio, terminali, faro, secondo mè hanno azzeccato tutto

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        #93
        Originally posted by cco4681 View Post
        ragazzi dai non scherziamo
        esteticamente ? da sbavo, attualmente in commercio non ci sono moto paragonabili
        Questo lo dice anche motociclismo

        E' il lato dinamico che delude, secondo loro.

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          #94
          non mi spiego le prove degli altri giornalisti che l'hanno provata:

          MOTO.IT
          E' nata una stella

          Prima presa di contatto con la nuova naked Aprilia, che sar? disponibile nei concessionari dal mese di Giugno.

          Nel segmento delle nude di media cilindrata si sentiva la mancanza di una moto italiana dall'immagine e dalla personalit? forte, che non fosse la solita anche se amatissima, Ducati Monster.
          Aprilia cala l'asso e presenta la Shiver 750, prototipo al Salone del Motociclo, in carne ed ossa sulla pista di Balocco. La concorrenza ? agguerritissima, il connubio tra design, piacere di guida, facilit? di utilizzo, costi di gestione e produzione ? di quelli che fanno paura ad ogni progettista, ma vista la moto dal vivo e soprattutto dopo averla provata in pista, mi viene da scrivere: sfida vinta!
          Primo senso?.la vista. La versione definitiva della Shiver, ? quella immortalata nelle foto statiche, verniciature e abbinamenti dei colori definitivi, mentre quella utilizzata per la prova in pista aveva il motore di colore diverso (il conosciutissimo grigio plasticone prototipo). Cosa dire, il giudizio sull'estetica di una moto ? strettamente personale, ma per quel che mi riguarda credo che il designer "ci abbia preso". Moderna ed estremamente personale, la Shiver assomiglia solo a se stessa. Il solo richiamo stilistico che si nota ? legato al family feeling con la Pegaso Strada creato dal faro anteriore. Anche l'ammortizzatore montato lateralmente, richiama alla mente una moto jap, ma qui il discorso non ? estetico ma semplicemente tecnico. Poi capirete il perch?.
          Un giusto mix di aggressivit? ed eleganza caratterizza questa naked che sembra avere le carte in regola per ritagliarsi una fetta importante della torta rappresentata dal mercato naked-medie.
          Estetica e tecnica nelle moto si intrecciano spesso e volentieri, la Shiver non fa altro che confermare questa regola.
          L'affascinante telaio misto traliccio in tubi di acciaio ? piastre in alluminio, attinge a piene mani dall?esperienza fatta sulle strutture miste con le RXV ed SXV, oltre che bello offre notevoli vantaggi dal punto di vista del rapporto rigidit?-peso. Il forcellone in alluminio presso fuso, scomponibile in due parti, ? stato progettato appositamente per sopportare le sollecitazioni asimmetriche causate dal posizionamento laterale dell?ammortizzatore. Questo anche se sembra una scelta estetica, in realt? rappresenta una scelta tecnica ben precisa. La ricerca della massima compattezza longitudinale e la definizione ottimale della forma dei collettori del bicilindrico veneto, ha "obbligato" i tecnici a far passare il sistema di scarico l? dove di solito si trova il mono. La ricerca della massima compattezza del bicilindrico Aprilia si "legge" anche nella scheda tecnica alla voce distribuzione. Quest'ultima ? mista ingranaggi-catena scelta che limita l'altezza del gruppo cilindri oltre ad aumentare precisione e affidabilit? (catena pi? corta = meno sollecitazioni e maggiore durata).
          Il propulsore, interamente progettato da Aprilia, si presenter? sul mercato con una carta di identit? di tutto rispetto, 95 cv a 9.000 giri/min. e 8,25 Kgm di coppia a 7.000 giri/min., davvero niente male per un bicilindrico Euro 3 con catalizzatore a tre vie?.

          La vera novit? di questo motore ? per? nascosta nel suo impianto elettrico e relativa gestione.
          Prima assoluta su una naked di media cilindrata, dell'acceleratore elettronico (Ride by Wire). Niente cavi che collegano la manopola del gas alle farfalle dell'alimentazione. In pratica, per ottenere le migliori prestazioni dal propulsore, unite a minori consumi e relativo abbattimento delle emissioni inquinanti, l'apertura delle farfalle viene comandata elettronicamente, tenendo conto di diversi parametri (regime motore ? rapporto inserito ? temperatura ? apertura manopola gas). Grazie a questo sistema, il motore ? sempre in grado di erogare la coppia ottimale per l'utilizzo che si sta facendo in un determinato momento.
          Tutti i parametri del propulsore vengono gestiti da una centralina, che attraverso una linea CAN (Controlled Area Network) composta da due soli fili, comunica alla strumentazione tutti i dati relativi al funzionamento. In pratica la strumentazione funge anche da strumento di autodiagnosi.

          Fin qui teoria, adesso vediamo la pratica?.
          Saliti in sella, si apprezza la corretta posizione di guida e l'ergonomicit? dei comandi. Leve al manubrio regolabili e pedane ben posizionate, sella abbondantemente imbottita e conformata razionalmente, mettono a proprio agio il pilota.
          I primi giri di pista effettuati ad andatura turistica, giusto per imparare a conoscere il tracciato, mettono in luce la caratteristica principale della Shiver, la facilit? sotto ogni punto di vista. Il propulsore che eroga la potenza con una fluidit? sconosciuta ai bicilindrici sportivi come questo V90, la rotondit? della guida, unita ad una dotazione ciclistica di tutto rispetto, rendono l'approccio con questa moto amichevole oltre ogni previsione.
          Volendola provocare, mi sono spinto fin sotto i 2.000 giri/min. con la sesta marcia inserita (zona critica per i bicilindrici spinti?) spalancata la manopola del gas, la Shiver ha ripreso senza particolari problemi?davvero incredibile cosa si possa ottenere con la gestione elettronica del propulsore?.
          I giri passano e di conseguenza il mio ritmo si alza, niente di meglio per una moto con il marchio Aprilia sul serbatoio, sinonimo di sportivit? e prestazioni. Il V90 che fino a poco fa girava dolce e lineare, tira fuori la grinta. "Lette" dalla centralina, le aperture repentine della manopola del gas, si trasformano in accelerazioni veementi. Nulla di rabbioso, la lancetta del contagiri sale rapidamente fino al taglio del limitatore (praticamente inavvertibile) senza che il pilota avverta "entrate in coppia" o picchi di potenza. Linearit? al servizio del motociclista.
          Come da copione in casa Aprilia, la ciclistica soddisfa anche il guidatore pi? esigente, grazie ad un telaio da prima della classe ed a un reparto sospensioni che sebbene avesse una taratura standard, non ha mai mostrato la corda in nessuna situazione. La rotondit? nel comportamento, emersa nei giri di "riscaldamento", viene confermata anche durante i giri tirati. Inserimento, percorrenza e uscita di curva sono di una linearit? a prova di neofita. Difficile se non impossibile scomporre l'assetto della Shiver, anche nei cambi di direzione affrontati in modo "allegro con brio", la bicilindrica di Noale risponde in maniera coerente e "controllata". Gli angoli di inclinazione che si riescono a raggiungere sono ottimi, con le pedane che tendono a sfregare sull?asfalto ben prima del raggiungimento dei limiti, davvero elevati, della Shiver.
          L'impianto frenante, che sulla carta si promette pi? che bene grazie al doppio disco anteriore da 320 mm con pinza radiale a 4 pistoncini, ed al singolo posteriore da 245 mm con pinza a singolo pistoncino, si comporta al meglio. Resistenza e potenza frenante al top, modulabilit? della frenata ai massimi livelli.

          Questa prima presa di contatto, seppur breve e con una moto che appartiene ancora alla pre-pre serie, ? stata decisamente positiva. Le basi ci sono, il marchio e l'immagine pure?il responso al mercato.

          MOTOCORSE.COM

          ALLA GUIDA

          Che la Shiver non sia un giocattolo lo si capisce non appena si sale in sella, anche a causa di una posizione delle gambe un po? pi? allargata di quanto non ci si aspetti da una bicilindrica. La sella ? alta, e determina una posizione di assoluto controllo: se siete mai saliti su una Morini Corsaro o una Ducati Multistrada non farete fatica a trovare le somiglianze. Certo, chi non ? lungo di gamba (diciamo non passa il metro e settantadue), o magari il pubblico femminile, potrebbe trovarsi un po? intimidito. Basta per? qualche metro perch? la paura svanisca: un piede si poggia sempre e comunque a terra bene, e una volta in movimento la posizione di guida e le caratteristiche dinamiche della moto la rendono facile e gradevole a tutte le velocit?.

          Il manubrio ? bello largo e garantisce un controllo ottimale in ogni situazione, mentre le pedane, almeno nella guida pi? brillante, sono un po? avanzate. Questo porta ad aggrapparsi al manubrio quando le velocit? e il ritmo salgono, causando qualche reazione inconsulta da parte dello sterzo, che comunque non va mai oltre qualche leggero ondeggiamento. Nessun problema, invece, nella condotta pi? disimpegnata, dove invece la posizione garantisce una certa comodit? e dunque la possibilit? di macinare chilometri senza stancarsi troppo.

          Da principio, la taratura delle sospensioni appare decisamente sul morbido: basta richiamare i freni con un po? di decisione per causare affondamenti piuttosto marcati, e in generale l?avantreno non ispira subito fiducia negli ingressi in curva pi? grintosi. Ma basta poco per rendersi conto che ? a fronte di una morbidezza iniziale, che garantisce alla sospensione anteriore una lodevole capacit? di copiare le piccole asperit? ? la frenatura idraulica si indurisce progressivamente con un ottimo sostegno da parte dell?idraulica.


          Ottima anche la frenata, molto potente ma altrettanto modulabile. Le proposte dotate di pinze radiali, solitamente, eccellono appunto sul piano della potenza e della resistenza alla fatica, ma denotano una risposta estremamente aggressiva che pu? mettere in crisi i meno esperti e causare qualche spavento nel caso di frenate di emergenza o su fondi non perfetti. Non ? il caso dell?impianto della Shiver: la modulabilit? permette di giocare esibendosi in stoppies da stuntman consumato, e la potenza non viene mai meno anche quando ci si accorge di aver davvero "bucato" il riferimento per la staccata?

          Il motore ? degno supporto alla compagine ciclistica. I primi colpi di gas, da fermo, sconcertano un po?: il ride-by-wire, ai regimi prossimi a quelli del minimo, causa un percettibile ritardo rispetto all?azione dell?acceleratore. I timori svaniscono rapidamente non appena ci si mette in marcia, visto che il sistema funziona a meraviglia, e non si fatica ad attribuire proprio al controllo elettronico dell?acceleratore buona parte dei meriti relativi alla flessibilit? dell?erogazione.

          Fluido in basso come un quattro cilindri di grossa cilindrata (si gira al minimo quasi senza strappi anche in quarta), il bicilindrico Aprilia gira regolare fin verso i 4000, dove inizia a cambiare voce e a mettere in mostra la "schiena" tipica del suo vero frazionamento. Si arriva di buon passo ai 7000, dove il motore prende un brio inaspettato e porta in un lampo ai 10000, dove interviene il (morbidissimo) limitatore. All?inizio ci si limita ad entusiasmarsi per l?erogazione impeccabile, e solo dopo ci si chiede: ma il classico ?buco? delle normative ?Euro? dov??? Sta a vedere che i tecnici Aprilia hanno fatto il miracolo?
          Last edited by cco4681; 01-08-07, 10:56.

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            #95
            e c'è ne sono tante altre, che non metto x non occupare altro spazio.

            e non continuo a capire dove stà la verità.

            cmq prima di giudicare, voglio provarla
            Last edited by cco4681; 01-08-07, 10:59.

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              #96
              mi intrometto nella discussione...

              personalmente non mi preoccupo della valutazione che MOTOCICLISMO fa della SHIVER.
              Premesso che la moto preferisco testarla col mio "culometro", faccio notare che motociclismo è sì la rivista di moto + letta in Italia, ma purtroppo non è la + oggettiva. Ho smesso di leggerla ormai + di un anno fa quando ho avuto l'ennesima conferma che si tratta solo di una giornaletto pronto a far marchette ai produttori.

              Ecco sul forum ApriliaV60 un mio post a riguardo



              salut

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                #97
                Esteticamente nulla da ridire... piace molto anche a me !

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                  #98
                  e non penso che a chi piace la shiver non la prenda xk? costa 300? + della hornet, oppure xk? va 1 sec + piano della triumph, o xche pesa 15 kg in pi?.
                  poi giustamente ognuno f? le proprie scelta in base ai propri canoni di giudizio

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                    #99
                    Originally posted by giuseppe_d View Post
                    Allora ho appena finito di leggere la prova

                    Mai visto una stroncatura peggiore su motociclismo. E le prestazioni numeriche non centrano nulla.

                    Rag?, la Shiver ? un disastro!

                    Alta, pesante (BEN 207 KG A SECCO!!!! contro i 178 della Triple e poco pi? di 180 per la Hornet) Troppo larga di sella, poco maneggevole. E' solo bella da guardare

                    In citt? si f? fatica a fare le manovre, sul veloce oscilla, sul misto stretto soffre il peso. Fino a 3000 giri l'erogazione ? sporca e poco pronta (colpa del ride-by-wire). Sotto la sella il calore ? alto(come pensavo)

                    La Triple la demolisce di brutto, anche la Hornet globalmente ? superiore.


                    Mi s? che con questa fanno il botto e chiudono la baracca...

                    Mizzika!

                    Se ? cos? mi dispiace un bel p?...

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                      #100
                      Originally posted by cco4681 View Post
                      e non penso che a chi piace la shiver non la prenda xk? costa 300? + della hornet, oppure xk? va 1 sec + piano della triumph, o xche pesa 15 kg in pi?.
                      poi giustamente ognuno f? le proprie scelta in base ai propri canoni di giudizio
                      Sopratutto quello evidenziato ? un motivo da nulla eh?

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                        #101
                        Originally posted by mulan View Post
                        Mizzika!

                        Se è così mi dispiace un bel pò...
                        Alta, pesante (BEN 207 KG A SECCO!!!! contro i 178 della Triple e poco più di 180 per la Hornet) Troppo larga di sella, poco maneggevole. E' solo bella da guardare

                        peccato è pesante, ma "solo bella da guardare"

                        c'è una moto, italiana, che piace esteticamente, dal prezzo competitivo (7500 triumph, 7800 hornet, 8000 shiver), bella da guardare, cosa importa se è 30 kili in più delle altre, mica doveta portala in braccio.
                        Last edited by cco4681; 01-08-07, 12:12.

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                          #102
                          dai compratela la shiver, cos? aprilia si riprende economicamente, f? il v4 al prezzo di un k7, e cos? contribuisco anch'io alla causa

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                            #103
                            Originally posted by cco4681 View Post
                            dai compratela la shiver, cos? aprilia si riprende economicamente, f? il v4 al prezzo di un k7, e cos? contribuisco anch'io alla causa


                            Hehehe.... comunque se sei INDECISO.... 20Kg in pi? CONTANO !!!!

                            La Shiver ? bella... ma non ? una Brutale come estetica... le piccole cose contano ancora. Il Monster, per esempio, pu? fare ci? che vuole... io mi comprerei anche un 620 solo per il fascino (ma ? Ducati desmo... non Aprilia).

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