Questa volta ci siamo! L’Aprilia torna a far parlare di s? non solo per gli scooter e le maxi sportive Tuono ed RSV 1000 o le polivalenti Pegaso, ma soprattutto per la capacit? di proporre qualcosa di nuovo, tecnicamente innovativo e soprattutto bello. E la nuova SL 750 Shiver bella lo ? per davvero: muscolosa, dinamicissima in tutti i suoi spigoli in stile Aprilia (il taglio del serbatoio che punta aggressivo verso l’asfalto, ricorda un po’ la Mana presentata come prototipo al MotorShow del 2001),
incredibilmente pulita, senza cavi, carter e carterini di ogni sorta in bella vista a rovinarne l’estetica che fa sfoggio di un frontale dominato dal faro in puro Japan style e da una meccanica bella, quanto raffinata ed innovativa.
Il motore della Shiver, infatti, ? un inedito 750 bicilindrico a V longitudinale di 90? con distribuzione bialbero a camme in testa e quattro valvole per cilindro, che fa della naked veneta una delle settemmezzo "Twin" pi? potenti sul mercato (95 CV a 9.000 giri e 81 Nm a 7.000 di coppia max) e la prima a sfoggiare la tecnologia Ride by Wire, con l’acceleratore elettronico di serie, completamente “senza fili”, dove la centralina gestisce l’apertura dei corpi farfallati tenendo conto di numerosi parametri, tra i quali il regime del motore, la posizione del cambio, l’apertura della manopola del gas e la temperatura del motore. Oltre ad essere pulito nell’estetica, il nuovo twin della Shiver rientra nei limiti Euro 3 grazie all’adozione della doppia candela di accensione e dell'inedito scarico triangolare in acciaio inox 2-in-1-in-2 con catalizzatore a tre vie e sonda lambda.
Tutta nuova anche la ciclistica, con in primo piano il bel telaio a struttura mista traliccio in acciaio-piastre laterali in alluminio, e il muscoloso forcellone in alluminio con capriata di rinforzo su cui lavora un monoammortizzatore regolabile nel precarico della molla e nell’idraulica in estensione, senza interposizione di leveraggi progressivi. La forcella ? a steli rovesciati da 43 mm. Immancabile l’impianto frenante con pompa e pinze radiali che mordono la coppia di dischi da 320 mm all’avantreno.
Motore: bicilindrico a 4 tempi a V di 90?, raffreddamento a liquido; alesaggio per corsa 92x56,4 mm; cilindrata 749,9 cc; rapporto di compressione 11:1. Distribuzione bialbero in testa con comando misto ingranaggi/catena e 4 valvole per cilindro. Accensione: elettronica, con due candele per cilindro; alimentazione: iniezione elettronica con gestione dell’apertura delle farfalle ride by wire con due corpi farfallati. Capacit? serbatoio carburante 15 litri. Lubrificazione a carter umido. Euro 3
Trasmissione: primaria ad ingranaggi a denti dritti; finale a catena. Frizione a dischi multipli in bagno d’olio con comando meccanico; cambio a sei rapporti.
Ciclistica: telaio a traliccio in tubi di acciaio con piastre laterali in alluminio, inclinazione cannotto di sterzo 25,7?, avancorsa 109 mm; Sospensione anteriore: forcella telescopica a steli rovesciati da 43 mm, escursione ruota 120 mm; Sospensione posteriore: forcellone in alluminio, monoammortizzatore regolabile nel precarico molla e nell’idraulica in estensione, escursione ruota 130 mm. Cerchi: in lega d’alluminio, anteriore 3,50x17”, posteriore 6,00x17”. Pneumatici: anteriore 120/70-17, posteriore 180/55-17. Freni: anteriore a doppio disco in acciaio da 320 mm e pinze radiali a quattro pistoncini, posteriore a disco da 245 mm e pinza a due pistoncini.
Dimensioni (mm) e peso: lunghezza 2.066, larghezza 815 mm, altezza sella 810 mm, interasse 1.449 mm. Peso 189 kg.
Prestazioni dichiarate: potenza 69,8 kW (95 CV) a 9.000 giri, coppia 80,93 Nm (8,25 kgm) a 7.000 giri
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