non ho parole... mi sembra assurdo.
Cos? a colpo d'occhio non si pu? non notare la somiglianza tra la RS4 125 e la sorella pi? grande RSV4 Factory, che ha trionfato nel mondiale Superbike 2010. Quindi identico frontale, con triplo faro anteriore e grandi prese d'aria, nonch? un codino minimal e affilatissimo. Il tutto approvato in galleria del vento, per trovare il giusto mix tra protezione ed efficienza aerodinamica.
Quindi un'innovazione tecnologica notevole per la ottavo di litro, che ora monta un avanzato motore da 125cc, monocilindrico 4T a iniezione elettronica e distribuzione a 4 valvole bialbero (DOHC). Un propulsore compatto e dal peso ridotto, che utilizza un sistema di lubrificazione a carter umido.
Sulla RS 50 ritroviamo invece il monocilindrico da 50cc a 2T.
Entrambi i motori sono ovviamente raffreddati a liquido e dotati del cambio a sei marce per poter sfruttare al meglio le potenze in gioco. Con un'attenzione particolare all'erogazione, che ora ? pi? fluida e lineare, ma perfettamente compatibile con le norme ecologiche anti-emissione.
La RS 50 e la RS4 125 si distinguono anche per la ciclistica: con telaio in travi pressofuse in lega d'alluminio con nervature incrociate di rinforzo, al top in fatto di leggerezza e rigidit? torsionale. Ma ? soprattutto la sospensione anteriore, con forcella rovesciata da 41 mm e porta steli anodizzati in rosso, a dare un ulteriore tocco veramente racing a tutta la moto. Impreziosita dal mono posteriore agganciato direttamente al forcellone asimmetrico.
Uguale su entrambi i modelli, l'impianto frenante sfoggia un disco da 300 mm e una pinza radiale a quattro pistoncini sull'anteriore, e disco da 220 mm con pinza a singolo pistone al posteriore. Mentre i cerchi sono a sei razze sdoppiate sono da 17" con gomme da 100/80 e 130/70.
Il cruscotto ? analogico/digitale multifunzione, con display LCD che si ispira all'esperienza Aprilia nell'elettronica della Superbike. Mentre diventa un gioco da ragazzi la trasformazione da biposto a monoposto: niente viti da smontare ma un bottone per lo sgancio/aggancio rapido, che permette di sostituire il sellino passeggero con la cover del codino.
Cos? a colpo d'occhio non si pu? non notare la somiglianza tra la RS4 125 e la sorella pi? grande RSV4 Factory, che ha trionfato nel mondiale Superbike 2010. Quindi identico frontale, con triplo faro anteriore e grandi prese d'aria, nonch? un codino minimal e affilatissimo. Il tutto approvato in galleria del vento, per trovare il giusto mix tra protezione ed efficienza aerodinamica.
Quindi un'innovazione tecnologica notevole per la ottavo di litro, che ora monta un avanzato motore da 125cc, monocilindrico 4T a iniezione elettronica e distribuzione a 4 valvole bialbero (DOHC). Un propulsore compatto e dal peso ridotto, che utilizza un sistema di lubrificazione a carter umido.
Sulla RS 50 ritroviamo invece il monocilindrico da 50cc a 2T.
Entrambi i motori sono ovviamente raffreddati a liquido e dotati del cambio a sei marce per poter sfruttare al meglio le potenze in gioco. Con un'attenzione particolare all'erogazione, che ora ? pi? fluida e lineare, ma perfettamente compatibile con le norme ecologiche anti-emissione.
La RS 50 e la RS4 125 si distinguono anche per la ciclistica: con telaio in travi pressofuse in lega d'alluminio con nervature incrociate di rinforzo, al top in fatto di leggerezza e rigidit? torsionale. Ma ? soprattutto la sospensione anteriore, con forcella rovesciata da 41 mm e porta steli anodizzati in rosso, a dare un ulteriore tocco veramente racing a tutta la moto. Impreziosita dal mono posteriore agganciato direttamente al forcellone asimmetrico.
Uguale su entrambi i modelli, l'impianto frenante sfoggia un disco da 300 mm e una pinza radiale a quattro pistoncini sull'anteriore, e disco da 220 mm con pinza a singolo pistone al posteriore. Mentre i cerchi sono a sei razze sdoppiate sono da 17" con gomme da 100/80 e 130/70.
Il cruscotto ? analogico/digitale multifunzione, con display LCD che si ispira all'esperienza Aprilia nell'elettronica della Superbike. Mentre diventa un gioco da ragazzi la trasformazione da biposto a monoposto: niente viti da smontare ma un bottone per lo sgancio/aggancio rapido, che permette di sostituire il sellino passeggero con la cover del codino.
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